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Tra movimento sindacale e cooperativo

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La presentazione copromossa da Cgil e Generazioni (giovani Legacoop) è un pretesto per confrontarsi sulle comune radici del movimento sindacale e cooperativo, e riflettere sui giovani e il lavoro che cambia e su come recuperare e innovare le pratiche figlie di questa importante tradizione tradizione.
La presentazione si terrà a Firenze nella sede (non certto causale) del coworking Impact Hub, via Panciatichi 14 (ingresso da via Fantoni) alle ore 18:00.
Parteciperanno Katia de Luca (esecutivo nazionale giovani legacoop), Andrea Brunetti (responsabile giovani Cgil), Francesca Lupo (architetto freelance), modera Riccardo Tagliati (radio Città del Capo).

 

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#fastfoodglobal. Riflessioni sul primo sciopero globale

Oltre 150 città in tutto il mondo, mobilitazioni in 33 paesi tra i quali molti che non sono certo famosi per le libertà e le conquiste sindacali: Giappone, Nigeria, Indonesia, Taiwan, Thailandia. E poi in tutta Europa e negli Stati Uniti, paese in cui la protesta è nata prima di globalizzarsi, fino alla Nuova Zelanda, passando per la Corea del Sud e per Hong Kong.
È questo lo straordinario risultato della prima giornata di azione mondiale contro le catene dei fast food: Mc Donald’s, BurgerKing, Wendy’s, Kentucky Fried Chicken, solo per citarne alcune. Ha visto scioperi e azioni accumunate da richieste comuni quali una paga decente e maggiori diritti, che hanno trovato eco nei social network e sulla stampa con gli hashtag/slogan #fastfoodglobal e #lowpayisnotok.

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A Davide

Caro Davide,

ci siamo incontrati a Coltano nell’estate del 2011 alla seconda Festa dei Giovani della Cgil. Discutevamo della Campagna Giovani NON+ disposti a tutto e di quella manifestazione che il 9 Aprile aveva portato in piazza decine di migliaia di giovani al grido “Il Nostro tempo è Adesso”. Si trattava, ai nostri occhi ingenui, di una piccola rivoluzione destinata a cambiare le sorti della nostra generazione.

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A noi il welfare, l’educazione alla ministra Lorenzin

Eccoci… riparte l’operazione mobbing contro i giovani cd “bamboccioni” finalizzata a trasferire su di loro la colpa per la difficile transizione verso l’indipendenza e l’età adulta.
In questo caso la crociata viene rivolta contro le giovani donne che vanno “educate” alla maternità e “informate” sul fatto che fare un figlio a 35 anni è troppo tardi. Sono le parole del Ministro della Salute Lorenzin che, qualche giorno fa, in una intervista al quotidiano Avvenire (qui il link), ha proposto “un grande  piano nazionale di fertilità” e afferma che “Il crollo demografico è un crollo non solo economico, ma anche sociale. È una decadenza che va frenata con politiche di comunicazione, di educazione e di scelte sanitarie. Bisogna dire con chiarezza che avere un figlio a trentacinque anni può essere un problema“.

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